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REAL USER O SYNTHETIC MONITORING?

REAL USER O SYNTHETIC MONITORING?

La differenza non sempre è così scontata.

Uno strumento di Real User Monitoring, traccia e monitora il comportamento di utenti reali che navigano il vostro portale, ignorando quali siano le condizioni di contorno (connettività locale, configurazione hardware del visitatore, etc.); il Synthetic Monitoring, invece nasce con la caratteristica di rendere un set di rilevazioni provenienti da configurazioni eterogenee, comparabili. Un vero e proprio benchmark delle prestazioni del vostro servizio. Inoltre, può essere istanziato per reiterare azioni nel tempo con scadenza prefissata, consentendovi di comparare il gap prestazionale in diversi scenari applicativi.

La soluzione per i servizi sul web

ARES, il nome della piattaforma, acronimo di “Availability and Response Time of Enterprise Services” è lo strumento di Synthetic Monitoring realizzato da CriticalCase che consente di preservare la vostra business continuity sul web, fornendovi un set di informazioni facili da interpretare e da comparare con i feedback degli utenti e dagli strumenti Real User Monitoring in uso.

  • Volete simulare l’acquisto di un oggetto per verificare che il workflow sia sempre funzionante fino al gateway di pagamento?
  • Volete verificare che un sito sia correttamente geolocalizzato in funzione della geografia da cui viene navigato?
  • Volete effettuare un monitoraggio prestazionale comparativo tra l’attuale versione del servizio che state erogando e la nuova versione in sviluppo?
  • Volete controllare che la vostra pagina di login risponda sempre entro un tempo definito?

Questi sono solo alcuni degli scenari dove ARES (Synthetic Monitoring) può aiutarvi nell’identificazione dei problemi e nella loro risoluzione. Scegliete la frequenza di campionamento, il percorso da eseguire sul vostro sito e le geografie di riferimento. La piattaforma si occuperà del resto, inviandovi notifiche di allarme qualora i parametri di soglia impostati non siano rispettati.

  • Non invasività. Nessuna necessità di installare tracker sul vostro sito. ARES è visto come un utente normale da qualsiasi portale web
  • Configurazione facile. Attraverso un plugin per il browser è possibile registrare le proprie interazioni a video e poi caricarle direttamente sulla piattaforma pronte per essere eseguite.
  • Fino al cuore del problema: istruito il monitoraggio le metriche raccolte scenderanno fino al livello del singolo componente del servizio.
  • Rete di monitoring capillare: solo in Italia CriticalCase offre 4 nodi (Torino, Milano, Roma, Cosenza) e la rete è in continua espansione a livello mondiale.

Come si leggono i dati?
ARES è pensato per essere utilizzato da tutti coloro che usano e lavorano abitualmente con il web, tuttavia CriticalCase mette al servizio del cliente l’expertise dei propri tecnici e sistemisti per l’interpretazione del dato e la condivisione delle best practices per la risoluzione di problemi in una molteplicità di scenari applicativi e, nonostante 2000 server e 3000 clienti, non si smette mai di evolvere le case histories.

Occhio non vede…
Con il cloud e l’IoT (Internet of Things) che avanzano, monitorare sta diventando sempre più importante. Tutti i dispositivi ed i servizi parlano e dialogano e serve qualcuno che sia in grado di ascoltarli. Tuttavia non tutti sono accessibili al pubblico, ma questo non li rende meno importanti.

Per questo, ARES consente di istanziare dei nodi “privati” per monitorare infrastrutture non aperte al pubblico, fornendovi lo stesso set di funzionalità dell’architettura pubblica e garantendo la tutela dei vostri dati all’interno del perimetro aziendale.

Monitorare non è più un’opzione. Compila il modulo che trovi di seguito per essere immediatamente ricontattato da un nostro incaricato, che senza impegno, ti fornirà la soluzione migliore per ogni tua necessità.

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IL SERVIZIO DI MONITORAGGIO E LA SUA IMPORTANZA

IL SERVIZIO DI MONITORAGGIO E LA SUA IMPORTANZA

Oggi l’attenzione del mondo è concentrata sul Cloud Computing per tutti i vantaggi che può portare nella gestione delle informazioni, ma caricare contenuti e fornirli sulla rete, non è un mestiere per deboli di cuore.

 

Servizio di Monitoraggio: perché usarlo

Non appena il vostro contenuto è online, si è giudicati da una platea severa che pretende sempre il meglio, senza margine di errore. Cosa succederebbe se il vostro portale e-commerce, non riuscisse a gestire il traffico il giorno del lancio? O se uno dei vostri link si fosse irrimediabilmente corrotto per una svista?

Nella migliore delle ipotesi qualche utente un po’ più intraprendente potrebbe segnalarvi la cosa privatamente consentendovi di correre ai ripari (con non poca fatica), tuttavia con un numero di accessi sempre crescente alla rete, lo scenario più probabile sarebbe essere vittima della gogna mediatica ed essere irrimediabilmente etichettati come un servizio scadente e sconsigliato: inutile descrivere le conseguenze e la difficoltà nel riguadagnare la fiducia del mercato.

Non tutte le insidie, però sono facili da identificare né risolvere in contingenza. Ecco perchè monitorare le performance di un servizio risulta fondamentale per mantenere uno standard elevato, per intervenire ma, sopratutto, per prevenire. CriticalCase offre una intera suite di servizi di monitoraggio che spazia da sensori low level per il monitoraggio delle risorse macchina, fino a soluzioni avanzate di Synthetic Monitoring che simulano il comportamento di un utente reale all’interno di un browser, consentendo di interagire con elementi a video e simulare una navigazione nella sua interezza in modo ricorsivo. Parleremo meglio di servizi di monitoraggio e del Synthetic Monitoring nel prossimo articolo.

Se siete interessati ad avere ulteriori informazioni sulle soluzioni di Monitoraggio date un’occhiata al servizio di monitoraggio offerto da CriticalCase o contattateci tramite il modulo sottostante. Uno dei nostri esperti vi aiuterà a trovare la soluzione giusta per il vostro bisogno.

 
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CLOUD IBRIDO

CLOUD IBRIDO

Oggi parliamo del terzo ed ultimo tipo di Cloud: il Cloud Ibrido.

Il Cloud Ibrido è un ambiente di cloud computing che utilizza un mix di Private Cloud ​​e Public Cloud di terze parti con l’orchestrazione tra le due piattaforme. Consentendo ai carichi di lavoro di spostarsi tra cloud pubblici e privati il cloud ibrido offre alle aziende maggiore flessibilità e più opzioni di implementazione dei dati.

Cloud Computing: Cloud Ibrido

Tipologia di cloud computing: Cloud Ibrido

Un’impresa può implementare un cloud privato per ospitare servizi sensibili o critici, ma utilizzare un provider di cloud pubblico di terze parti per ospitare le risorse meno critiche, quali ambienti di test e sviluppo. Alcuni scenari di esempio che potrebbero adattarsi bene in un cloud ibrido sono i seguenti: Disaster Recovery e backup crittografato remoto.

Essere in grado di accedere alla flessibilità e alla scalabilità di un Public Cloud elimina la necessità di una società di fare grandi investimenti per coprire le esigenze di un breve periodo di tempo. I provider di cloud pubblici forniscono le risorse necessarie e l’azienda paga solo per le risorse che consuma. Nonostante i suoi vantaggi, il cloud ibrido può presentare alcune sfide. Deve essere possibile accedere ed interagire con fornitori di Public Cloud da quello privato, pertanto i due Cloud possono richiedere un elevato grado di compatibilità a seconda di quale livello di automazione vuole raggiungere.

 

L’adozione di un Cloud ibrido consente ai clienti di segregare i costi di utilizzo dei servizi cloud per compiti specifici come il backup, l’archiviazione e il disaster recovery. Può essere considerato un passo in avanti su entrambi i cloud pubblici e privati, in quanto offre la sicurezza del cloud privato e i vantaggi economici forniti dal cloud pubblico. Gli elementi del cloud privato ​​consentono alle aziende di mantenere il controllo dei propri dati e applicazioni critiche senza perdere la flessibilità di quella pubblica.

Non ci sono apparentemente aspetti negativi ad adottare questo tipo di cloud computing, ma ci sono alcune situazioni in cui non è possibile o non è consigliabile utilizzare questa soluzione. I problemi di sicurezza sono di gran lunga il principale motivo per cui le organizzazioni non scelgono di procedere in questa direzione. Se i dati devono essere tenuti in tutte le fasi sotto stretto controllo, è evidente che il cloud pubblico non può essere considerato. Un altro aspetto che va ricordato è il fatto che l’utilizzo di entrambe le soluzioni richiede un alto livello di esperienza nel team IT aziendale. I requisiti e le esigenze possono cambiare di volta in volta, sarebbe pertanto impossibile contare su qualcuno che non è esperto nel campo per decidere quando utilizzare una soluzione piuttosto che l’altra per un nuovo progetto.

I vantaggi del Cloud Ibrido:

  • I vantaggi del Cloud Pubblico e del Cloud Privato

Gli svantaggi del Cloud Ibrido:

  • Richiede un alto livello di competenze

In conclusione si può affermare che il cloud ibrido è sicuramente la migliore soluzione che combina tutti i vantaggi delle due precedenti, ma allo stesso tempo richiede un alto livello di competenze in azienda, al fine di mantenere e gestire le esigenze attuali e future.

Se siete interessati ad avere ulteriori informazioni sul Cloud Ibrido date un’occhiata alle soluzioni Cloud di CriticalCase o contattateci tramite il modulo sottostante. Uno dei nostri esperti vi aiuterà a trovare la soluzione giusta per il vostro bisogno.

 
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CLOUD PRIVATO

CLOUD PRIVATO

Oggi parliamo del secondo tipo di Cloud: il Cloud Privato.

Un cloud privato è un tipo di cloud computing in grado di offrire vantaggi simili al Cloud Pubblico, ma attraverso un’architettura proprietaria. A differenza del Cloud pubblico, che fornisce servizi a più organizzazioni, un Cloud Privato è dedicato ad una singola organizzazione. Di conseguenza, il cloud privato è meglio per le aziende che richiedono un controllo diretto sui loro ambienti.

 

Cloud Computing: Cloud Privato

Tipologia di cloud computing: Cloud privato

Un cloud privato offre gli stessi vantaggi di base del cloud pubblico. Questi includono il self-service, scalabilità, multi-tenancy e la capacità di cambiare le risorse di calcolo on-demand. Naturalmente è possibile utilizzare gli strumenti per monitorare l’utilizzo di calcolo, ma in questo scenario specifico viene di solito utilizzato per ragioni contabili più che per fatturazione dato che di solito l’hardware è già di proprietà della società.

Di solito, se viene adottato un cloud privato, la società è responsabile della gestione, di conseguenza le implementazioni del private cloud richiedono lo stesso personale, gestione, manutenzione e spese di capitale rispetto ad un tradizionale data center di proprietà. Ci sono comunque molti fornitori di servizi che offrono una soluzione Private Cloud occupandosi anche della manutenzione dello stesso.

Se il Cloud è ospitato nel data center della società, il provider in realtà effettua solo l’outsourcing delle risorse umane necessarie per gestirlo, mentre se mantiene l’hardware e fornisce solo l’accesso al cliente, è importante assicurarsi che venga effettivamente fornito dell’hardware dedicato. Ancora una volta è molto importante controllare i termini e le condizioni del contratto che si firma con il proprio fornitore.

Supponendo che la posizione fisica del cloud potrebbe essere o non essere nel datacenter privato, la differenza principale rispetto al Public Cloud è il livello di sicurezza. Il cloud privato è solitamente ospitato dietro un firewall, anche se accessibile da Internet, al fine di ridurre al minimo i problemi di sicurezza che alcune organizzazioni potrebbero avere. Il Cloud privato dà inoltre alle aziende il controllo diretto ai propri dati. Si lavora con stessi principi di un cloud pubblico, ma solo la vostra organizzazione ha accesso ad esso alle risorse. Il vantaggio principale nella scelta di un cloud privato è il maggiore livello di sicurezza offerto che lo rende ideale per gli utenti business che hanno bisogno di memorizzare dati sensibili. Un buon esempio è una società che si occupa di informazioni finanziarie, come ad esempio una banca, che è tenuti per legge a usare memoria interna sicura per memorizzare l’informazione dei consumatori.

D’altra parte, gli aspetti negativi di un Private Cloud ​​sono un costo iniziale più alto, anche se a lungo termine, molti imprenditori trovano che questo si autocompensi. Un altro aspetto che va considerato è che è più difficile accedere ai dati contenuti in un cloud privato da postazioni remote a causa delle misure di sicurezza aumentate e potrebbe essere necessario sviluppare applicazioni proprietarie e software per consentire agli’utenti di utilizzare le risorse cloud in quanto quelli pubblici non potrebbero sempre essere abbastanza sicuro.

I vantaggi del Cloud Privato:

  • Scalabilità
  • Maggiore affidabilità
  • Maggiore sicurezza
  • Maggiore controllo sui dati

Gli svantaggi del Cloud Privato:

  • Costo iniziale più alto
  • Maggiore difficoltà ad accedere ai dati

In conclusione possiamo dire che il costo iniziale della creazione di servizi cloud privati ​​può rivelarsi proibitivo per le piccole imprese, anche se con un uso a lungo termine questo si dovrebbe uniformare. La decisione dipende in realtà dalla natura del business. In alcuni casi potrebbe essere obbligatorio per il vostro business adottare questo tipo di cloud computing, ma se anche non lo fosse, il nostro consiglio è quello di considerare sempre molto bene quanto sia importante che il dato si memorizzi nel Cloud.

Se ritenete che le vostre esigenze siano a metà tra queste due soluzioni, non perdetevi il nostro prossimo articolo. Parleremo dell’Hybrid Cloud.

Se siete interessati ad avere ulteriori informazioni sul Cloud Privato date un’occhiata alle soluzioni Cloud di CriticalCase o contattateci tramite il modulo sottostante. Uno dei nostri esperti vi aiuterà a trovare la soluzione giusta per il vostro bisogno.

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CLOUD PUBBLICO

CLOUD PUBBLICO

Nell’articolo di oggi analizziamo il primo tipo di Cloud Computing: il Cloud Pubblico.

Cominciamo con una definizione. Il Cloud Pubblico è basato sul modello di cloud computing standard, in cui un fornitore di servizi rende risorse (VPS, IaaS, PaaS o SaaS) a disposizione del pubblico tramite Internet. I servizi offerti tramite il Cloud Pubblico possono essere gratis o offerto su un modello pay-per-use.

Cloud Computing: Cloud Pubblico

Tipologia di cloud computing: Cloud pubblico

Uno dei principali vantaggi che viene fornito con l’utilizzo di servizi di cloud pubblico è una scalabilità potenzialmente illimitata. Le risorse sono offerte ‘on demand’ in modo che eventuali cambiamenti del livello di utilizzo possa essere gestite con estrema facilità. La vasta rete di server, storage e data center che forniscono servizi di cloud pubblico permette ai clienti di beneficiare di una maggiore affidabilità. Anche se un intero datacenter dovesse subire un disservizio, la rete ridistribuirebbe semplicemente il carico tra i rimanenti rendendo altamente improbabile un mancato accesso alle risorse dell’intero cloud pubblico.

Ci sono tuttavia aspetti negativi nell’utilizzo dei servizi del Cloud Pubblico. In cima alla lista c’è sicuramente il fatto che la sicurezza dei dati contenuti in un cloud pubblico può essere motivo di preoccupazione.

Sebbene sia spesso visto come un vantaggio che il cloud pubblico non abbia limitazioni geografiche rendendo facile accesso da ovunque ci si trovi, il rovescio della medaglia potrebbe significare che il server su cui risiedono i dati è in un altro paese che è governato da leggi diverse di sicurezza e diverse normative sulla privacy.

I vantaggi del Cloud Pubblico:

  • Scalabilità
  • Costi
  • Maggiore affidabilità

Gli svantaggi del Cloud Pubblico:

  • Sicurezza
  • Posizione dei dati

In conclusione possiamo dire che il Cloud pubblico è l’ideale per voi se non archiviate dati sensibili e non avete la necessità di avere costantemente sotto controllo dove si trovano i vostri dati. In questo scenario si dipende completamente dal fornitore. Se per qualsiasi motivo si perde una parte dei dati e non si dispone di un backup al di fuori del cloud pubblico che si sta utilizzando, non c’è modo si può tornare indietro o cercare di ripristinarlo, perché non si dispone di accesso ai server fisici e depositi.

Quanto è importante il servizio, i dati o le infrastrutture che ospita il Cloud Pubblico?
Quali garanzie offre lo SLA del vostro provider e quali sono i limiti delle sue responsabilità?
Queste sono domande che dovreste porvi prima di iniziare a utilizzare questo tipo di cloud computing. In questo scenario, più che in qualsiasi dei seguenti di cui parleremo, è assolutamente importante fidarsi del fornitore.

Se siete interessati ad avere ulteriori informazioni sul Cloud Pubblico date un’occhiata alle soluzioni Cloud di CriticalCase o contattateci tramite il modulo sottostante. Uno dei nostri esperti vi aiuterà a trovare la soluzione giusta per il vostro bisogno.

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CLOUD COMPUTING: PUBBLICO, PRIVATO E IBRIDO

Cloud Computing: pubblico, privato e ibrido

cloud computing

Una volta appresi i concetti di base del cloud computing e quale sia il livello più adatto alle esigenze dell’azienda (IaaS, PaaS o SaaS) la scelta successiva da affrontare è tra Cloud Pubblico, Cloud Privato o Cloud Ibrido.

Tutti i servizi cloud sono disponibili sia attraverso infrastruttura pubblica, privata o ibrida, ma è importante comprenderne le differenze per effettuare una scelta consapevole e, soprattutto, corretta.

Cloud Computing: pubblico, privato e ibrido

Le differenze tra le tre tipologie di Cloud Computing (cloud privato, cloud pubblico e cloud ibrido) sono diverse, perché ognuno di essi ha diversi livelli di sicurezza, di scalabilità e vari gradi di gestione e controllo. Se uno è più flessibile e scalabile, un altro potrebbe risultare più conveniente e sicuro.

Ci sono, naturalmente, diversi fattori da considerare prima di effettuare una scelta definitiva, ma, a parare di chi scrive, i primi devono essere la privacy e la sicurezza. Ancora una volta è molto importante verificare con il proprio fornitore di Cloud Computing quali siano i confini del contratto, in modo da conoscere fin da subito i limiti della soluzione che si sta acquistando.

Di seguito, una breve definizione di queste opzioni, che verranno poi approfondite in articoli dedicati.

  • Cloud Pubblico:Un cloud pubblico è quello i cui servizi e infrastrutture vengono forniti attraverso Internet da un provider. Il cloud si definisce pubblico poiché accessibile a tutte le aziende, che di fatto ne condividono le infrastrutture e i servizi.
  • Cloud Privato: Un cloud privato è quello in cui i servizi e le infrastrutture sono mantenuti in una rete privata. Sono di solito all’interno di data center di un’azienda, ma possono anche essere forniti da un provider di terze parti attraverso Internet. La caratteristica fondamentale è che nessun altro, a parte la società proprietaria del cloud privato, ha accesso a qualsiasi livello del cloud (dall’hardware fino al livello di applicazione). Tutto è dedicato a uno specifico cliente.

  • Cloud Ibrido: è una miscela di Public e Private Cloud. Si tratta della soluzione più complessa dal punto di vista dell’architettura, dell’implementazione e della gestione, ma anche quella preferita dalle aziende poiché garantisce la scalabilità della componente pubblica e il controllo del dato di quella privata, facendo confluire il tutto in un unico ambiente.

Le differenze riguardano anche privacy e sicurezza

Potrebbe sembrare che la differenza tra le varie declinazioni del cloud sia solo una questione di “posizione” del Cloud Computing, ma in realtà non è solo questo. Privacy e sicurezza sono due parametri coinvolti quando si tratta di tracciare una linea di separazione tra questi tre “gruppi”, che comunque è meno netta rispetto a quella che divide IaaS, PaaS e SaaS.

Criticalcase vi accompagna nel cloud journey

Siamo a vostra disposizione per accompagnarvi nel mondo del cloud computing, definendo la tipologia più adatta alle esigenze di trasformazione digitale della vostra azienda.

Abbiamo inoltre realizzato un White Paper per approfondire il tema dei costi del cloud: più di dettaglio rispetto alla tipologia da scegliere, ma non meno importante. Vi consigliamo di scaricarlo e consultarlo, così da avere le idee chiare circa il percorso da intraprendere e come ottimizzare gli investimenti. Nella pagina contatti trovate tutti i nostri riferimenti: saremo lieti di affrontare insieme a voi un nuovo cloud journey.

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CLOUD COMPUTING SAAS – SOFTWARE AS A SERVICE

CLOUD COMPUTING SAAS – SOFTWARE AS A SERVICE

In questo articolo arriviamo finalmente al più alto livello dei Servizi Cloud Computing: SaaS o Software as a Service.

Cloud Computing Services: SaaS

Cloud Computing SaaS – Software as a Service

SaaS (Software as a Service) è un modello di distribuzione del software in cui un provider di terze parti ospita applicazioni e le rende disponibili ai clienti via Internet. Ci si riferisce talvolta come “software on-demand”. Software as a Service – SaaS è diventato un modello di distribuzione comune per molte applicazioni aziendali, tra cui software di messaggistica, software di elaborazione paghe, DBMS Software, software di gestione, customer relationship management (CRM), pianificazione delle risorse aziendali (ERP), la fatturazione e molto altro ancora. Uno dei più grandi vantaggi di questo tipo di soluzione è quello di ridurre i costi trasferendo il supporto, la manutenzione hardware e software al provider SaaS.

Software as a Service – SaaS elimina la necessità per le aziende di installare ed eseguire le applicazioni sul proprio hardware o nel proprio datacenter. Questo elimina completamente il costo hardware e di manutenzione, nonché le licenze, l’installazione ed il supporto.

Come tutti gli altri livelli di Cloud Computing, un modello SaaS ha i seguenti vantaggi:

  • Pagamenti variabili.
  • Scalabilità.
  • Aggiornamenti automatici.
  • Accessibilità e persistenza.
  • Soluzione chiavi in ​​mano.

Si può facilmente sottoscrivere un offerta SaaS (Software as a Service) e pagare per il servizio su base mensile utilizzando un modello pay-as-you-go. Come ogni altro sistema basato su Cloud, SaaS offre un’elevata scalabilità, permettendo ai clienti la possibilità di accedere a più o meno servizi in base alla necessità del momento. Il provider Software as a Service esegue automaticamente gli aggiornamenti e le patch, riducendo ulteriormente la necessità per l’azienda di avere personale IT in casa. Poiché le applicazioni SaaS vengono fornite tramite Internet, gli utenti possono accedere da qualsiasi dispositivo connesso. Un software SaaS è già installato e configurato. In un paio d’ore si può avere l’applicazione pronta per l’uso, riducendo drasticamente il tempo speso per installare e configurare, rimuovendo completamente tutti i problemi connessi a tali aspetti. Hardware, licenze software e supporto sono tutti costi inclusi nella soluzione SaaS rendendo molto più facile stimare il costo complessivo in anticipo rispetto al modello tradizionale.

Software as a Service (SaaS) è la soluzione perfetta per la vostra azienda, se non volete preoccuparvi dei processi IT interni, ma usare solo i vantaggi di uno o più specifici software. Dovete solo tenere a mente che se si sceglie questo tipo di servizio si è completamente dipendenti dal fornitore. Suo compito sarà di tenere il software installato e funzionante, monitorare e fornire una fatturazione accurata e garantire un ambiente sicuro per i dati aziendali. Se il provider dovesse subire interruzioni di servizio, imporre modifiche indesiderate all’offerta software, essere vittima di un attacco con conseguente violazione dei dati o qualsiasi altra situazione il vostro business potrebbe avere problemi. Occorre pertanto essere certi di analizzare bene l’offerta ed il contratto, prima di adottare la loro soluzione, soprattutto se il software che affiderete loro è un elemento chiave della vostra attività.

Se siete interessati ad avere ulteriori informazioni su SaaS date un’occhiata al Virtual Data Center di CriticalCase o contattateci tramite il modulo sottostante. Uno dei nostri esperti vi aiuterà a trovare la soluzione giusta per il vostro bisogno.

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CLOUD COMPUTING PAAS – PLATFORM AS A SERVICE

CLOUD COMPUTING PAAS – PLATFORM AS A SERVICE

Passiamo dallo strato inferiore del Cloud Computing allo strato intermedio. E’ qui che troviamo PaaS o Platform as a Service.

Servizi di Cloud Computing: PaaS

Cloud Computing PaaS – Platform as a Service

PaaS (Platform as a Service) è una categoria di servizi di cloud computing che fornisce una piattaforma che permette ai clienti di sviluppare, eseguire e gestire le applicazioni senza dover costruire e mantenere l’infrastruttura tipicamente associato con questo tipo di scenario. Ci stiamo quindi muovendo dal livello di infrastruttura al livello di sviluppo. Questo strato è stato progettato e pensato per gli sviluppatori per aiutarli a sviluppare e testare applicazioni, senza doversi preoccupare dei livelli sottostanti. Gli sviluppatori non vogliono aver nulla a che fare con server, storage e backup. Vogliono scrivere codice ed essere in grado di modificarlo in base alle esigenze. Tutto il lavoro di back-end sulla configurazione dei server dovrebbe essere fatto in modo automatico e trasparente in background, e questo è esattamente ciò che Platform as a Service – PaaS si propone di fare.

Pensate a IaaS come il livello studiato per gli amministratori di sistema, mentre la Platform as a Service è il livello pensato per gli sviluppatori. PaaS lavora in cima a IaaS e si occupa di fare tutte le configurazioni dell’infrastruttura automaticamente. PaaS gode quindi di tutte le caratteristiche di un sistema IaaS, ma in più aggiunge uno strato in grado di autoconfigurare la parte IaaS.

Concentriamoci ancora una volta su quello che il provider dovrebbe fare. In un ambiente Platform as a Service (PaaS), il fornitore di servizi non solo è responsabile per il provisioning e la gestione delle risorse infrastrutturali di livello inferiore, ma deve anche fornire una piattaforma di sviluppo e distribuzione delle applicazioni completamente gestita. PaaS – Platform as a Service – fornisce agli sviluppatori i diversi “flavours” di sistemi operativi, database, middleware, strumenti software e servizi gestiti, di solito in un ambiente multi-tenant. Il più grande valore aggiunto del Platform as a Service è che gli sviluppatori sono completamente astratti dai dettagli di basso livello, in modo che possano concentrarsi pienamente sulla scrittura del codice, senza doversi preoccupare di scalabilità, sicurezza e affidabilità.

PaaS aiuta le aziende a ridurre al minimo i costi operativi e aumentando la produttività fornendo un accesso più rapido al mercato. C’è un enorme risparmio di costi e tempo con un approccio Platform as a Service, e con la giusta strategia, PaaS può essere un vero e proprio punto di svolta.

Come si fa a scoprire se la Platform as a Service è la soluzione giusta per la tua azienda? Se la risposta ad una o più delle seguenti domande è sì, allora siete probabilmente un valido candidato per una soluzione PaaS.

 
  • La vostra organizzazione sta pagando troppo in manutenzione IT e licenze software?
  • La vostra organizzazione sta perdendo terreno, perché non riesce ad adottare nuove tecnologie o servizi abbastanza velocemente?
  • Il reparto IT utilizza la maggior parte del suo tempo per gestire infrastruttura, invece di essere focalizzati sui servizi che stanno offrendo?
  • E’ difficile introdurre nuove tecnologie nel vostro reparto IT?
  • Il vostro reparto IT è concentrato principalmente sullo sviluppo piuttosto che sulll’infrastruttura?

Licenze hardware e software sono necessarie per le soluzioni in casa e queste costano, hanno bisogno di manutenzione e aggiornamento ogni paio d’anni. Mentre soluzioni PaaS possono essere legate a progetti effettivi o richieste, ma hanno costi hardware o software aggiuntivi. Il lancio di nuove iniziative è spesso soggetto a un lungo processo di approvazioni ed i servizi basati su Platform as a Service (PaaS) forniscono una scorciatoia per ottenere rapidamente gli strumenti e gli elementi di infrastruttura necessari per avviare un progetto. Scegliendo un servizio PaaS, i responsabili IT possono concentrarsi maggiormente sul miglioramento, piuttosto che preoccuparsi di mantenere hardware e software.

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CLOUD COMPUTING IAAS – INFRASTRUCTURE AS A SERVICE

CLOUD COMPUTING IAAS – INFRASTRUCTURE AS A SERVICE

Seguendo un approccio buttom-up partiamo dal più basso livello di astrazione e saliamo passo dopo passo verso la parte superiore dello stack cloud computing.

Il primo gradino subito dopo lo stesso hardware è conosciuto come IaaS o Infrastructure as a Service ed è l’elemento base del Cloud Computing.

Servizi di Cloud Computing: IaaS

Cloud Computing IaaS – Infrastructure as a Service

Piuttosto che acquistare lo spazio in un datacenter fisico e tutti i software necessari per mantenere e amministrare server fisici, reti e storage, con un sistema IaaS – Infrastructure as a Service il cliente affitta spazio in un data center virtuale da un provider e vi accede attraverso Internet. Questo tipo di cloud computing fornisce gli “elementi di base” ed i clienti pagano solo per le risorse che consumano. Queste risorse includono solitamente almeno CPU, RAM, Hard Disk o spazio di archiviazione, switch virtuali, VLAN e indirizzi IP. Gli utenti sono quindi in grado di creare server e reti e collegarli insieme formano architetture. Un provider IaaS (Infrastructure as a Service) fornisce ai propri utenti l’hardware e il software di provisioning che permette loro di lavorare come se fossero i padroni un datacenter fisico.

Il fornitore di Infrastructure as a Service si assume la responsabilità per l’hardware sottostante ed esegue tutta la manutenzione per garantire che i server funzionino correttamente.

Alcune delle caratteristiche di base di un IaaS sono le seguenti:
– Le risorse sono distribuite come servizio (CPU, RAM, DISCO, switch, IP, VLAN, ecc …)
– Permette scalabilità dinamica
– Ha un costo variabile
– Comprende generalmente più utenti su un unico host fisico

Ora che abbiamo spiegato cosa sia IaaS, la domanda successiva che verrà in mente è certamente: Come faccio a sapere se IaaS è la scelta giusta per la mia attività? Ci sono diversi modi per scoprirlo. La prima cosa che dovete sapere è avere ben chiara la vostra situazione e ciò che si state cercando di fare con la vostra infrastruttura.

  • State cercando di ridurre i costi?
  • Avete bisogno di più risorse, perchè vi state espandendo rapidamente?
  • Avete problemi di gestione del sistema attuale?
  • Il vostro sistema è troppo lento? I vostri clienti chiedono migliori prestazioni?
  • Siete disposti (avete la possibilità di) esternalizzare l’infrastruttura?
  • Il vostro team ha le competenze per gestire un Datacenter, ma non avete abbastanza budget per costruire il vostro?

Se la risposta ad almeno una di queste domande è si, allora è molto probabile che otterrete alcuni benefici nella scelta di un sistema IaaS. Come regola generale, se il vostro team sa come gestire un datacenter e si trova in una delle seguenti situazioni, allora IaaS – Infrastructure as a Service è la scelta giusta per voi:

– Avete una domanda variabile di risorse
– La vostra organizzazione è nuova e senza il capitale da investire in hardware
– La vostra organizzazione è in rapida crescita e gestire ampliamenti hardware sarebbe problematico
– Avete bisogno di infrastrutture temporanee per un progetto specifico

In un modello tradizionale, ogni componente dello stack è un’entità separata: computing, networking, storage e così via. Quando si tratta di IaaS, tutto è un software quindi sarà necessario un minor numero di persone a gestire il tutto, perchè il vostro fornitore si prenderà cura del livello sottostante per voi. Un altro grande vantaggio di IaaS è che il monitoraggio dell’infrastruttura è integrato nel sistema stesso.

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SERVIZI DI CLOUD COMPUTING: IAAS, PAAS E SAAS

SERVIZI DI CLOUD COMPUTING: IAAS, PAAS E SAAS

In questa giungla di informazioni che attraversiamo tutti i giorni, a volte è difficile trovare esattamente quello che ci serve e tutte queste nuove parole e concetti che vengono gettati là fuori non aiutano di certo.

La scorsa settimana abbiamo parlato di Cloud Server mostrando come questa parola viene usata per riferirsi più alle caratteristiche del provider che al server stesso, quindi ci si potrebbe chiedere, che cosa succede se abbiamo la necessità di gestire un gruppo più ampio di server con connessione multiple come faremmo in un Datacenter fisico? E’ ancora possibile con il Cloud Computing? La risposta è ovviamente si, ma come si può immaginare ci sono molti modi per farlo. Ancora una volta con il Cloud Computing troviamo diverse soluzioni possibili a seconda dell’obiettivo del vostro business. In questo articolo cercheremo di dare una breve panoramica dei servizi principali di Cloud Computing e li approfondiremo uno ad uno nei prossimi post.

Servizi di Cloud Computing: IaaS, PaaS e SaaS

Le 3 principali categorie dei Servizi di Cloud Computing

Come nel caso di un singolo Cloud server, quando combiniamo il termine “cloud computing” con un gruppo di server, ci stiamo riferendo al fatto che sia possibile aumentare o diminuire le risorse su richiesta e spostare i server facilmente da un host fisico ad un altro senza alcuna interruzione del servizio in caso di un guasto hardware. Ancora una volta ciò che stiamo facendo è astrarre completamente dal livello fisico, supponendo che il nostro provider si prenderà cura di questo per noi. Dal momento che stiamo parlando di più server, è necessario introdurre componenti di rete e storage. Mentre con una singola CPU VPS, RAM e disco sono le uniche risorse dinamiche necessarie, quando stiamo usando più di un server avremo immediatamente la necessità di richiedere componenti di rete come switch, LAN e IP al fine di collegare i nostri server con firewall, load balancer e router scegliendo di volta in volta su quale tipi di storage vogliamo posizionare il server.

A seconda di quanto si vuole astrarsi da questi elementi, la soluzione sarà diversa, ma in ogni scenario il vostro fornitore avrà un ruolo cruciale, quindi, ancora una volta è assolutamente importante scegliere il partner giusto per il vostro business. Introduciamo ora le tre principali categorie di servizi di cloud computing indicando su quale livello dello stack sono concentrati.

IAAS – Infrastructure as a Service:
Tra i servizi di cloud computing, il focus di questo tipo di soluzione è il livello Data Center. I provider di IaaS danno ai loro clienti l’accesso a un data center virtuale e di conseguenza a tutti i task e le conoscenze e competenze che esso richiede.

PaaS – Platform as a Service:
Tra i servizi di cloud computing, il focus di questo tipo di soluzione è il livello di applicazione. Il PaaS fornisce una piattaforma che permette ai clienti di sviluppare, eseguire e gestire applicazioni Web senza la complessità della creazione e del mantenimento delle infrastrutture sottostanti. Stiamo astraendo dal livello di data center al livello dello sviluppo dell’applicazione.

SaaS – Software as a Service:
Tra i servizi di cloud computing, il focus di questo tipo di soluzione è il livello del servizio. SaaS è un modello di distribuzione del software in cui il provider ospita le applicazioni e le rende disponibili ai clienti via Internet senza che il cliente debba minimamente entrare in merito ai dettagli infrastrutturali. Questo è il più alto livello di astrazione.

Parleremo meglio di ciascuno dei servizi Cloud Computing nei prossimi articoli.

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