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Managed service security: perché è la via più efficace per la sicurezza

Managed service security: perché è la via più efficace per la sicurezza

Managed services security

La velocità e il dinamismo del business reclamano supporti digitali disponibili subito e soprattutto sicuri, condizioni difficilmente ottenibili senza il ricorso ai servizi di managed services security. L’evoluzione continua delle minacce cyber in circolazione e la necessità di monitorare con più attenzione ciò che accade su sistemi e reti, per poter reagire prontamente agli attacchi, costituiscono una sfida difficile per le imprese.

Sfida che richiede la disponibilità di personale con competenze specialistiche nella security, pronto ad aggiornarsi in modo continuo su nuove minacce e misure di protezione. Personale pronto a intervenire nelle situazioni d’attacco, che tipicamente avvengono di notte e nei fine settimana, incompatibili con le risorse delle imprese medie e piccole, bersaglio privilegiato del cybercrime. Carenze facilmente affrontabili con servizi di managed service security.

Managed service security al servizio delle imprese

Nell’ambito dei tanti servizi gestiti che sono reperibili sul mercato, che spaziano dall’outsourcing IT al cloud infrastrutturale fino alle applicazioni online, i managed services security hanno caratteristiche molto specifiche, da non confondere con le gestioni di commodity normalmente incluse nei package di servizi. Il fornitore di managed service security mette a disposizione dell’azienda cliente competenze e strutture specifiche per la difesa dell’infrastruttura informativa.

La risorsa più importante che caratterizza i managed services security provider è il SOC (security operation center) ossia la disponibilità di un centro operativo, funzionante su base 24x7x365, da cui erogare in tempo reale servizi di sicurezza attraverso agenti software e attuatori installati sulle reti e sistemi del cliente. Nel SOC i tecnici esperti sono continuamente aggiornati sulle minacce circolanti in rete a livello globale e sui metodi efficaci per bloccarle.

Attraverso monitoraggio dei flussi di rete e degli allarmi inviati dai sistemi aziendali, vengono rilevati intrusioni, accessi anomali a dati e applicazioni, circolazione di malware ed exploit di vulnerabilità ed effettuati gli interventi di salvaguardia quali, per esempio, l’isolamento dalla rete dei sistemi compromessi o la riprogrammazione dei firewall per bloccare gli attacchi di denial of services (DoS) su servizi in rete.   

L’esperienza del provider al servizio della security d’impresa

Oltre alle capacità di gestione, i fornitori di managed service security mettono a disposizione del cliente la consulenza necessaria per migliorare la security di infrastrutture complesse, che comprendono reti, storage, sistemi fissi, mobili e servizi in cloud di vendor diversi. Sono offerti gli assessment delle tipologie di rischio a cui l’azienda è esposta, per esempio, per l’utilizzo del lavoro da remoto, delle connessioni digitali con partner nell’ambito della supply chain o per l’interesse dei cyber criminali verso le informazioni trattate.

Si affiancano i servizi di vulnerability assesment, per conoscere il livello di robustezza offerto dal codice applicativo in uso e i penetration test con cui hacker etici professionisti mettono alla prova le loro abilità contro le difese già approntate. Stabilita l’appropriatezza dei sistemi di protezione è possibile programmare gli aggiornamenti nel tempo e garantire una gestione efficace in accordo con gli SLA d’intervento prestabiliti.

In sintesi, un provider di managed service security deve avere le competenze per garantire innanzitutto la sicurezza infrastrutturale in ambienti ibridi on-premise e di cloud (per approfondimenti suggeriamo la lettura del white paper “Sicurezza e resilienza delle infrastrutture IT”). Deve saper individuare e risolvere le vulnerabilità del software applicativo o che si nascondono nei gap d’interconnessione tra differenti componenti di servizio. Deve inoltre possedere l’esperienza per saper valutare i livelli di rischio negli specifici ambienti di business e l’autorevolezza per intervenire su processi che hanno al centro le persone. Competenze che Criticalcase ha sviluppato in oltre vent’anni di attività internazionale come high availability service provider, con soluzioni su misura per ogni tipologia d’impresa.

La cyber-resilienza è un modello che riunisce i processi di business continuity, pratiche di data security, resilienza organizzativa e offre una soluzione efficace e concreta al crimine informatico.

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SaaS deployment: 5 fattori per una delivery di successo

SaaS deployment: 5 fattori per una delivery di successo

saas deployment

Rispettare, e mantenere, le promesse di sfruttare o fornire applicazioni in modalità SaaS (Software as a Service), può rivelarsi molto più difficile del previsto. Dietro le prospettive di flessibilità, risparmio e sicurezza, in fase di SaaS Deployment ci sono infatti una serie di aspetti tecnici da tenere in considerazione se si vuole raggiungere gli obiettivi previsti.

Un’infrastruttura SaaS non può infatti prescindere da alcuni elementi critici, potenziali fonte di problemi. A partire dal corretto dimensionamento per l’ambiente destinato a ospitare il software, al quale sono legati costi e prestazioni, due tra gli argomenti chiave.

Gli stessi costi devono essere valutati in dettaglio. Le spese per hardware, configurazione, gestione, disponibilità e assistenza, concorrono a determinare i canoni. Sbagliare la stima in un senso o nell’altro si rivelerà presto controproducente rispetto ai benefici auspicati.

Prestazioni senza compromessi

Nonostante questo, le prestazioni, picchi di servizio compresi, devono essere garantite senza eccezioni, La scelta SaaS è guidata proprio dalla prospettiva di liberarsi da queste incombenze. È quindi impensabile lasciare cadere sul cliente scelte sbagliate. Il tutto, naturalmente corredato dai relativi livelli di sicurezza sotto ogni aspetto. Da quella contro intrusioni di ogni forma, alla disponibilità totale di backup e modalità di ripristino, gestibili in totale autonomia.

Per quanto compiti all’apparenza impegnativi, rappresentano le basi indispensabili per fornire servizi in cloud. In fase di SaaS Deployment, si può fare riferimento a cinque punti chiave, utili per mettere a punto una strategia e sviluppare processi a prova di brutte sorprese.

5 passi verso un SaaS Deployment di successo

Il filo conduttore è seguire in tutti i casi la continuità delle operazioni. Non si tratta cioè di avviare una sequenza di passaggi, ma sviluppare attività da curare in parallelo. Vediamo quali.

1. Integrazione dei processi di sviluppo

Vale a dire testare e installare regolarmente il software in più ambienti operativi, così da raccogliere maggiori riscontri e informazioni più complete. Una via per individuare più rapidamente anche errori e intervenire di conseguenza, con la tranquillità di poter distribuire effettivamente le correzioni solo nel momento in cui siano state verificate sotto ogni aspetto, senza lasciare in qualche modo all’utente in compito di fare da cavia.

2. Configurazioni hardware aggiorante

La stessa operazione deve essere condotta a livello di server. Anche le configurazioni hardware sono soggette ormai a frequenti cambiamenti, causati da semplici aggiornamenti o dall’aggiunta di nuovi moduli. Restare aggiornati, anche su quelli al momento non effettivamente utilizzati, gioca in favore di procedure meno complicate quando si parlerà di aggiornamenti.

3. Continuous deployment

Questi primi due aspetti si combinano a loro volta in un processo continuo di SaaS Deployment. Sia per il normale aggiornamento delle funzioni o delle correzioni, sia per proporre nuove funzioni, è utile prevedere un’elevata frequenza di aggiornamenti. Altrettanto importante, fissare dei punti di arrivo nei processi di sviluppo, in modo da avere sempre disponibile una versione pronta da installare.

4. CI/CD pipeline

Si arriva così a sviluppare la catena definita CI/CD. Integrazione e distribuzione continua del software si uniscono per garantire all’utente la disponibilità della versione più aggiornata e completa di un software, e allo stesso tempo la correzione degli errori rilevati durante le procedure di testing. Se bene organizzata, una procedura del genere permette di individuare gli errori per tempo, prima che si manifestino all’utente finale e capire dove sia necessario intervenire. Accelerando così anche i tempi di intervento.

5. Testing automatico

Come facile prevedere infine, i ritmi di un SaaS Deployment impostato su questi principi sono estremamente serrati. Diventa quindi importante affidarsi a un sistema di testing automatico per la ricerca dei problemi. Meglio ancora se standard, cioè non sviluppati internamente. Questo permette di appesantire meno i sistemi e al tempo stesso ottenere risultati confrontabili su una scala più ampia.

Competenze ed esperienza: il ruolo di un partner

Per quanto tutto sommato facili da inquadrare, pensare di mettere in pratica questi cinque punti in autonomia, non è necessariamente la decisione migliore. Affidarsi a esperti in materia, significa prima di tutto inquadrare al meglio lo scenario anche da una visuale indipendente. Inoltre, poter contare su competenze difficilmente presenti al proprio interno, anche solo perché fortemente specializzate. Infine, capaci di individuare le caratteristiche particolari utili a integrare una soluzione standard.

La cyber-resilienza è un modello che riunisce i processi di business continuity, pratiche di data security, resilienza organizzativa e offre una soluzione efficace e concreta al crimine informatico.

20 Gennaio 2023

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Cloud e vendor lock-in: i consigli degli esperti per evitarlo

Cloud e vendor lock-in: i consigli degli esperti per evitarlo

vendor lock in

Di lock-in riferimento all’infrastruttura IT aziendale si parla praticamente da quando l’informatizzazione è diventata la regola. Contrariamente a quanto dichiarato però dai primi service provider cloud, l’argomento resta attuale anche nella fase di remotizzazione e virtualizzazione delle risorse.

Solamente, la questione ha cambiato aspetto. Se prima si parlava di restare vincolati più del voluto a un unico produttore, esempio tipico erano i mainframe, ora la prospettiva si riferisce proprio ai provider. L’insieme di clausole contrattuali, accorgimenti tecnici e procedure complesse, mantiene infatti attuale il rischio di vendor lock-in più di quanto si possa preventivare.

La questione è sentita dalle aziende. Secondo una ricerca Bain & Company, già un paio di anni fa il 65% dei CIO ragionava in ottica multi-cloud proprio anche per evitare questa situazione. D’altra parte, la realtà è spesso diversa. Il 71% utilizza i servizi di un solo cloud provider, mentre il restante 29% concentra comunque gran parte delle proprie risorse su un singolo fornitore.

Se i primi anni di riscontri dal cloud hanno comunque tenuto in vita il lock-in, questo non significa riuscire a evitarlo, o almeno a controllarlo. Una serie di accorgimenti, anche in fase di rinnovo di un contratto esistente, permette infatti di mantenere una buona libertà d’azione e di decisione.

Variare, con l’aiuto dell’open source, è sinonimo di libertà

Su tutti, valutare un utilizzo più diffuso dei software open source al posto di quelli forniti dai provider. Il maggiore tempo richiesto in fase iniziale per messa a punto e configurazione sarà ampiamente ripagato dalla facoltà di muoversi secondo le proprie necessità. Non a caso, un’esigenza sottolineata anche dalla UE in sede di regolamento sulla libera circolazione dei dati non personali.

La comodità delle piattaforme proposte dai principali produttori di software è fuori discussione. Al tempo stesso, un potenziale ostacolo nel momento in cui si consideri l’ipotesi di cambiare provider. Inoltre, l’aggiunta di funzioni particolari rende il vincolo ancora più stretto. Utilizzando invece strumenti open source si può mettere in preventivo una possibilità di scelta molto più ampia sul fronte della consulenza e dell’assistenza, sempre utili per sviluppare un proprio progetto.

Più in generale, quando si scrive un contratto per servizi in cloud, è fondamentale prima di tutto prestare la massima attenzione a restrizioni nell’interoperabilità dei dati. Proprio per scoraggiare eventuali migrazioni verso un altro fornitore, tanti provider rendono l’operazione deliberatamente complicata, anche solo per disincentivare strategie multi-cloud. Da non sottovalutare, anche il rischio di vedersi accollare canoni aggiuntivi per l’operazione.

Anche la relativa facilità di acquistare o estendere i servizi cloud può rivelarsi un rischio. Un eccesso di entusiasmo può infatti sfociare in un lock-in prima del previsto. Torna quindi utile una strategia di cloud governance fin dai primi passi, in modo da chiarire regole di accesso, modalità di fruizione e in generale la tendenza a diversificare i fornitori.

Una buona soluzione è investire del tempo nello studio del contratto. Invece di cedere alla tentazione di siglare condizioni standard per avere la disponibilità immediata dl servizio, chiarirsi le idee risparmierà buona parte dei problemi futuri legati al rischio di vendor lock-in.

Vendor lock-in, il nodo della proprietà dei dati

Anche solo per questioni legali, è fondamentale sapere chi risulta effettivo detentore dei dati caricati nel cloud. La questione è meno scontata di quanto possa sembrare. Inoltre, è fondamentale stabilire con chiarezza le modalità di un’eventuale restituzione, dal momento che di fatto le informazioni sono memorizzate su server di proprietà altrui. Il formato di un eventuale download deve essere quello di caricamento o comunque compatibile con strumenti standard o disponibili in azienda, senza dover pagare canoni aggiuntivi per conversioni. In ogni caso, l’accesso deve sempre restare libero e totale. Dettagli come la cifratura e relative chiavi non devono avere margine di manovra.

Stesso discorso vale per quanto riguarda eventuali dati relativi ai clienti. Tecnicamente, potrebbero infatti essere considerati del provider, in quanto non originati all’interno della rete aziendale. Devono comunque essere disponibili senza preclusioni.

Di fronte a tante problematiche, alla fine la tentazione di affidarsi a un unico provider rischia comunque di prevalere. Una recente ricerca IBM indica infatti un calo di interesse verso il cloud lock-in. Se fino allo scorso anno la tendenza sull’opportunità di evitarlo era in crescita, fino a raggiungere il 56%, nel 2022 la rotta si è invertita, scendendo al 46%.

Tuttavia, per la propria azienda una strategia multicloud e aperta resta la strada migliore e la più lungimirante. Per trovarla, è sempre utile affidarsi a esperti del settore. Consulenti autorevoli con una visuale a tutto campo, sia sulle esigenze delle aziende sia sull’offerta dei provider, con relativa comprovata affidabilità.

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COME SCEGLIERE IL MIGLIOR SERVIZIO CLOUD

COME SCEGLIERE IL MIGLIOR SERVIZIO CLOUD

Servizi Cloud: quali sono i fattori determinanti per scegliere la soluzione giusta?

Il mondo del Cloud Computing è molto vasto e anche piuttosto variegato: esistono differenti tipi di Cloud, differenti soluzioni e modalità di erogazione dei servizi, ma soprattutto bisogna fare attenzione al tipo di fornitore per essere sicuri della qualità del servizio. Anche tra i Cloud service provider, infatti, vi sono molte differenze in termini di costi, qualità, disponibilità e supporto, solo per citarne alcuni. Prima di scegliere un determinato servizio Cloud, o meglio, decidere quale sia il Cloud provider ideale in base alle specifiche esigenze di business, è necessario comprendere a fondo quali siano i fattori fondamentali che incidono su questa scelta.

Quali sono le caratteristiche da considerare quando si valuta un servizio Cloud? Come scegliere il miglior Cloud provider senza sbagliare?
Di seguito vi suggeriamo alcuni parametri fondamentali da tenere in conto per scegliere il miglior servizio Cloud per il proprio business:

Scalabilità & Flessibilità
Prima di tutto un servizio Cloud di alto livello deve garantire al cliente un’elevata scalabilità, ossia consentire di aumentare o ridurre le proprie risorse Cloud a seconda delle esigenze del momento. Un servizio flessibile consente alle aziende di evitare molti sprechi, di risparmiare e soprattutto assicura la migliore ottimizzazione dell’ambiente infrastrutturale e le massime performance.

Personalizzazione
Come valutare i tanti pacchetti Cloud che si trovano sul web, pre-configurati e uguali per tutti? Sicuramente non rappresentano la soluzione ideale per chi cerca un servizio Cloud di alta qualità: ogni progetto online ha caratteristiche uniche e la soluzione Cloud migliore è quella che più si adatta ad esse, garantendo una personalizzazione elevata su tutti gli aspetti. In questo modo sarete sicuri che la soluzione Cloud che acquistate sia quella più adatta per il vostro business, perchè è stata studiata appositamente per voi e cucita su misura sulle vostre esigenze.

SLA & affidabilità
Questo parametro è fondamentale ed indica il grado di sicurezza e fiducia che potete riporre nei confronti del fornitore Cloud. SLA elevati o personalizzati in base alle necessità garantiscono la continuità del servizio e quindi una scarsa probabilità di incorrere in disservizi. Questo fattore incide in misura ancora maggiore nella scelta del miglior servizio Cloud quando parliamo di progetti web complessi come siti ad alto traffico o e-commerce, dove l’affidabilità è un must e deve raggiungere i massimi livelli.

Infrastruttura & Tecnologia
L’infrastruttura in uso è decisiva per assicurare ai clienti le massime performance. I Data Center di ultima generazione si distinguono per l’utilizzo delle ultime tecnologie sul mercato e per standard di sicurezza elevati che infrastrutture obsolete non riescono a garantire.

Supporto tecnico
Un fattore più che determinante è l’aspetto relativo all’assistenza tecnica. La disponibilità e la prontezza dello staff a dare supporto immediato in caso di problematiche tecniche fa la differenza e determina la serietà e la professionalità del fornitore. Inoltre, il provider ideale è in grado di sopperire alla eventuale mancanza di tempo o di competenze adeguate del cliente e di prendersi carico della gestione completa del servizio Cloud. In questo modo l’azienda è libera di concentrarsi sullo sviluppo del core business, sicura di lasciare in mani esperte la gestione dell’infrastruttura Cloud.

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CASE HISTORY: GESTIONE COMPLETA E ASSISTENZA H24 PER METROWEB

CASE HISTORY: GESTIONE COMPLETA E ASSISTENZA H24 PER METROWEB

Infrastruttura IT completamente gestita e assistenza tecnica disponibile 24x7x365, cosa vuoi di più di un servizio Full Managed firmato Criticalcase?

Una delle peculiarità della nostra offerta cloud è la fornitura di servizi managed, che garantiscono al cliente la gestione completa del sistema infrastrutturale. L’amministrazione dell’infrastruttura include il servizio di supporto tecnico h24, disponibile 365 giorni l’anno, volto a risolvere qualsiasi problematica emergente in tempi ridottissimi da parte dei nostri esperti cloud. Oggi vi raccontiamo la nostra esperienza con un cliente che aveva come necessità di business proprio la gestione totale dell’architettura cloud, oltre che la progettazione di una soluzione IT altamente personalizzata.

Si tratta di Metroweb Italia, una società che opera come dark fiber provider (fornitore di fibra spenta), sviluppando e affittando l’infrastruttura della rete ai principali operatori di telecomunicazione a livello nazionale, che provvedono autonomamente ad implementare i propri servizi di connessione a valore aggiunto per offrire ai loro clienti servizi come connettività Internet, telefonia fissa, mobile e distribuzione di contenuti digitali multimediali di ogni genere.
In particolare Metroweb Italia fornisce l’accesso alla rete in modalità FTTH (Fiber-To-The-Home), una connessione che permette all’utente di collegarsi alla rete direttamente in Fibra Ottica, alla più alta velocità di connessione disponibile. Metroweb Italia è il brand che identifica l’intero Gruppo, marchio che rappresenta l’impegno a sviluppare in Italia la rete digitale Internet in Fibra Ottica. Un progetto ambizioso, che permetterà al nostro Paese di meglio competere tra i Paesi avanzati, grazie ad una rete digitale Internet di grande velocità, capacità e stabilità. Tra i clienti di Metroweb vi sono alcune delle principali città italiane, tra cui Torino, Milano, Bologna e Genova, che si sono affidate all’azienda per le sue soluzioni di connettività all’avanguardia.

  • Le esigenze di business del nostro cliente
    L’esigenza principale del cliente era quella di trovare un provider che si occupasse della gestione totale dell’infrastruttura, compresi utenti e partner.
  • La sfida
    Abbiamo progettato per Metroweb una soluzione cloud personalizzata che tenesse conto delle sue particolari necessità per garantire elevate performance e la continuità del servizio.
  • La soluzione
    Parte dell’infrastruttura proprietaria del cliente è stata migrata all’interno dei nostri datacenter, attraverso la creazione di un’architettura che si adattasse ai requisiti specifici dell’azienda. La soluzione erogata comprende il servizio di gestione in formula Full managed e l’assistenza sistemistica h24.

Solamente i servizi Managed potevano soddisfare a pieno le richieste di Metroweb: hanno infatti il vantaggio di garantire al cliente la presa in carico del sistema infrastrutturale da parte di personale dedicato, dotato di competenze diversificate tali da poter soddisfare le varie esigenze aziendali ad un prezzo competitivo.
Inoltre, il servizio di gestione completa assicura al cliente la più assoluta peace of mind e la possibilità di concentrarsi sui propri obiettivi di business, grazie al monitoraggio costante dell’infrastruttura operato da tecnici con
decennale esperienza.

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CASE HISTORY: INFRASTRUTTURA FULL MANAGED PER ZEROGREY

CASE HISTORY: INFRASTRUTTURA FULL MANAGED PER ZEROGREY

Progettazione dell’infrastruttura IT e gestione completa del sistema, per garantire performance elevate e aumentare la produttività aziendale in vista degli obiettivi di crescita del cliente.

La case history di oggi è dedicata alla nostra collaborazione con Zerogrey, una web agency specializzata nello sviluppo e nella gestione di e-commerce nel settore della moda e del lusso. L’agenzia nacque nel 2000 e oggi costituisce una realtà cosmopolita con uffici a Dublino, Londra, Torino, San Francisco e Shanghai.

L’obiettivo della web agency è quello di aiutare i clienti ad integrare tutte le parti che costituiscono un e-commerce, dal sito web al CRM, proponendo soluzioni su misura ed elaborando strategie omnicanale. Grazie ad un’esperienza maturata in oltre 14 anni e ad un team internazionale, Zerogrey possiede oggi centinaia di partner e milioni di utenti all’interno del suo portfolio. Tra i brand con cui collabora il cliente ci sono Blauer, Motivi, Kocca, Blumarine, North Sails, Diadora, Borsalino.

  • Le esigenze di business del nostro cliente
    Quando abbiamo iniziato a collaborare con Zerogrey, la sua ambizione era quella di crescere e diventare una realtà internazionale, e a tale scopo il cliente era alla ricerca di un provider che lo supportasse nella progettazione e nella ricostruzione dell’intera infrastruttura IT, con il fine di renderla più competitiva sul mercato.
  • La sfida
    Abbiamo accettato l’incarico e i nostri specialisti hanno lavorato con impegno per creare un’infrastruttura che garantisse un aumento della produttività aziendale e lasciasse al nostro cliente più tempo ed energie per dedicarsi al proprio core-business e raggiungere gli obiettivi di crescita prefissati.
  • La soluzione
    La nostra collaborazione con Zerogrey si è focalizzata sull’implementazione di una soluzione su misura e sulla gestione totale dell’architettura infrastrutturale, offerta in formula Full Managed, ossia completamente gestita dai nostri esperti.

Una breve sintesi del nostro lavoro per Zerogrey:

Il cliente aveva obiettivi di crescita precisi e il nostro team ha aiutato Zerogrey a raggiungerli, riprogettando l’intera infrastruttura secondo parametri di performance e SLA di alto livello e occupandosi della gestione totale del sistema IT aziendale.
Lo staff del cliente comprendeva un’unica persona dedicata alla gestione dell’IT, che, a causa della forte espansione dell’agenzia, non era più in grado di coordinare tutte le funzioni e i processi aziendali. La necessità del cliente era pertanto quella di usufruire di un servizio che fosse completamente gestito, attraverso l’esternalizzazione dei servizi ad un provider cloud. Zerogrey si rivolse a noi, che accettammo di occuparci della revisione e della ricostruzione del sistema infrastrutturale con l’obiettivo di renderlo più performante e di ottimizzarne i costi e le prestazioni.

Dal momento in cui abbiamo preso in carico il progetto di Zerogrey, la gestione totale dell’infrastruttura fu affidata a noi, e il cliente fu immediatamente libero di focalizzarsi sui propri obiettivi di business in totale sicurezza, grazie alla supervisione e al monitoraggio del sistema costantemente operato dai nostri specialisti.
Oltre a governare totalmente l’infrastruttura cloud della web agency, ci occupiamo anche del management di alcuni servizi aggiuntivi: offriamo il servizio di connettività e ci occupiamo della gestione completa della datafarm di Zerogrey, allocata a Dublino.

Collaboriamo tutt’ora con Zerogrey e ci impegniamo ogni giorno per far si che le esigenze del nostro cliente siano sempre soddisfatte, mettendo il suo business al centro e dedicandoci con la massima cura al raggiungimento degli obiettivi richiesti.

Vuoi saperne di più sulle nostre soluzioni customizzate e sul servizio di gestione completa? Compila il form per ottenere una consulenza completamente gratuita dai nostri specialisti!

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CLOUD SERVER: I 6 FATTORI DETERMINANTI PER LA SCELTA DEL CLOUD SERVER PROVIDER

CLOUD SERVER: I 6 FATTORI DETERMINANTI PER LA SCELTA DEL CLOUD SERVER PROVIDER

Nello scorso articolo abbiamo spiegato cosa sia un cloud server sottolineando quanto sia importante che l’infrastruttura del provider sia in grado di gestire le esigenze del vostro VPS.

Ci sono diversi fattori che andrebbero presi in considerazione per trovare il fornitore più adatto. Dal momento che il termine “Cloud” è utilizzato ovunque e non sempre nel modo giusto, è importante accertarsi che il vostro fornitore di Cloud Server sia in grado di offrire tutti i servizi di cui avete realmente bisogno prima che sia troppo tardi.

Cloud Server: i 6 fattori determinanti

Ecco alcuni dei principali fattori da tenere a mente quando si effettua questa selezione:

1- Infrastruttura:
Su che tipo di infrastruttura girerà il vostro Cloud Server? Quanti host ha e di che tipo sono? Che tipo di Storage avrete? Nel caso in cui dovesse essere necessario avere prestazioni più elevate, sono in grado di spostare il server su un sistema migliore? Quali sono le opzioni che avete? Quanti DataCenter ci sono? Dove si trovano? Tutte queste domande potrebbero non sembrare cosa rilevante all’inizio, ma faranno una differenza enorme una volta che si verifica un guasto hardware o quando il server richiederà più risorse, perché il vostro business è in crescita. Accertarsi che il vostro provider abbia l’infrastruttura in grado di gestire le vostre esigenze future è assolutamente fondamentale e, anche se non si sa esattamente quali saranno, è importante sapere in anticipo quali siano i limiti che vi troverete di fronte scegliendo questo specifico fornitore.

2- Ridondanza e scalabilità:
Ridondanza si riferisce essenzialmente ad avere una risorsa di backup, in particolare presso il data center. Se l’alimentazione principale si interrompe, dovrebbe essere dotato di generatori e sistemi UPS; se viene interrotta la connettività principale, dovrebbe sempre esserci almeno un carrier secondario sempre attivo; se un server è sovraccarico, altri server in standby dovrebbe essere pronti ad assorbire il carico in eccesso; Assicuratevi di chiedere al vostro fornitore tutte queste informazioni prima di firmare un contratto. Una volta che il danno è avvenuto, potrebbe essere troppo tardi.

3- Quota di banda mensile:
La maggior parte dei Cloud Server Provider hanno un limite sulla banda imposto sul server e possono addebitare costi aggiuntivi per maggiore larghezza di banda. Quando si sceglie un server, è importante assicurarsi che non ci sia bisogno di pagare troppo per la quantità sufficiente di larghezza di banda che si rischia di consumare su base regolare soprattutto se non avete idea di quanto consumerà il vostro server.

4- Managed o unmanaged:
Quando si parla di Cloud server, l’intero server virtuale è consegnato a voi. Quindi, ci deve essere qualcuno a prendersene cure, monitorare le prestazioni e fare tutte i normali taks di manutenzione che un server richiede. Il vostro fornitore vi offre la possibilità di un server gestito? Quanto costa? Anche se siete perfettamente in grado di gestire il vostro server, ci potrebbe sempre essere la necessità di avere un aiuto, è qualcosa che avere la possibilità di richiedere in un secondo momento? Con che tempi? Si dovrebbe tenere a mente durante il confronto piani o fornitori differenti prima di andare avanti con la messa a punto per voi.

5- Supporto:
Non importa quanto efficiente e ricco di funzionalità il vostro provider sia, alcuni problemi sorgono dal nulla a volte. In tali situazioni, è necessario un team di supporto a portata di mano per sistemare velocemente il problema. Sono in grado di fornire un supporto clienti 24/7? Scoprite come funziona il supporto prima di firmare un contratto. E’ sempre una buona idea entrare in contatto con il team di supporto, almeno una volta prima che si verifichi una vera e propria emergenza. In questo modo sarete assolutamente certi di sapere esattamente cosa fare in caso di emergenza e quali informazioni dovrete fornire al fine di ricevere assistenza.

6- Post vendita:
Supponiamo che tutto il resto sia perfetto. State ricevendo il miglior servizio sulla migliore infrastruttura ed il vostro business sta crescendo sempre di più. Cosa succede quando si raggiunge il limite del Cloud Server, perché le richieste sono così alte che un singolo cloud server non è più in grado di gestirle? Avete abbastanza conoscenze per progettare e amministrare una architettura in grado di migliorare la vostra soluzione singolo server? Il vostro fornitore è in grado di offrire consulenza per guidarvi attraverso tutti i possibili scenari e servizi al fine di trovare la soluzione migliore per le vostre esigenze specifiche? Ancora una volta potrebbe essere troppo tardi scoprirlo una volta che il problema è già presente. Avere un team di esperti che sono disposti ad aiutare il vostro business a crescere e capire quali siano le vostre esigenze è spesso una delle caratteristiche più importanti che un provider dovrebbe avere. Vi aiuterà a risparmiare denaro investendolo nella direzione giusta.

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TROVARE IL MIGLIOR CLOUD HOSTING PROVIDER

TROVARE IL MIGLIOR CLOUD HOSTING PROVIDER

Uno degli aspetti più interessanti offerti dal Cloud Hosting è sicuramente la libertà.

Con il servizio Cloud Hosting si è in grado di cogliere tutti i vantaggi derivanti dalle più comuni piattaforme dedicate al web hosting senza gli impegni e le limitazioni sui volumi e sulle condizioni d’uso. Il costo, altro aspetto significativo del Cloud Hosting, è altamente flessibile e si adatta perfettamente alle esigenze e alle necessità di ogni tipo di progetto online, questo offre senza dubbio un vantaggio a livello economico/finanziario e mette a disposizione delle aziende un’arma in più, la trasparenza del reparto IT.

Dopo aver compreso che il cloud hosting, e tutti i servizi ad esso collegati, sono la soluzione migliore attualmente offerta dal mercato del web hosting, crediamo che sia giunto il momento di trovare il servizio, o meglio identificare il Cloud Provider migliore, il fornitore ideale, capace di offrire la soluzione più sicura, economica, conveniente e flessibile, che meglio si adatti alle nostre necessità e alle richieste del nostro business online.

Cloud Hosting Provider: le parole chiave

Alcune dritte e parole chiave da conoscere prima della scelta del fornitore di cloud hosting:

Reliability – Flessibilità e Scalabilità:
Non accontentatevi dei servizi cloud hosting preconfigurati e dei pacchetti universali, voi siete unici e meritate un servizio unico ed altamente personalizzato. Quando scegliete un cloud provider assicuratevi che sia disponibile e che offra una variegata gamma di servizi e soluzioni che coprano ad ampio spettro tutte le possibili esigenze di consulenza cloud e assistenza sistemistica. Un Cloud Hosting Provider, con un’infrastruttura best-in-class, che abbia al suo interno esperti cloud e tecnici sistemisti con le competenze e l’esperienza adeguata, a supportare e gestire infrastrutture ad hoc, e ad offrire servizi hosting personalizzabili in grado di ospitare perfettamente il vostro business online attuale e futuro. La flessibilità dei servizi cloud hosting è la chiave per garantire la stabilità, l’agilità e i massimi livelli di performance presente e futura.

Interoperability – Comunicazione e Scambio:
In breve, l’interoperabilità è la capacità di operare reciprocamente e scambiare informazioni/servizi con altri sistemi in maniera più o meno completa con affidabilità e ottimizzazione. La definizione di questa parola è fondamentale per capire quali caratteristiche siano necessarie per l’identificazione del giusto Cloud Hosting Provider. Il fornitore di Cloud Hosting ideale non solo deve essere in possesso di questo requisito, ma dovrà essere in grado di supportare soluzioni multi-ambiente e architetture ibride per offrire nel presente e mantenere nel futuro i più alti standard di qualità e di affidabilità.

SLA – Sicurezza e Fiducia:
Quando parliamo di Cloud hosting o più banalmente di servizi che richiedono uno scambio di informazioni e dati attraverso internet, la sicurezza e la protezione sono aspetti fondamentali. Affidereste consapevolmente il vostro business online e il vostro futuro in mani inesperte, ad un’infrastruttura obsoleta o non adeguata? Non credo, quindi la scelta del Cloud Hosting Service Provider deve passare sicuramente da un’attenta valutazione del grado di sicurezza, affidabilità ed esperienza offerta. Per avviare un solido rapporto di partnership basato sulla fiducia e la soddisfazione reciproca esigete sempre uno SLA garantito, o uno SLA personalizzato che vi garantisca tutte le vostre necessità.

Workloads – Statici, imprevedibili e fluttuanti:
Le esigenze e le necessità degli esperti IT possono variare a seconda di diversi fattori, ma la cosa che tutti prima o poi si trovano a dover gestire sono i carichi di lavoro del server. Ci sono diversi tipi di carichi di lavoro: statici, imprevedibili e workloads fluttuanti; il fornitore di web hosting scelto dovrà essere in grado di gestire ogni tipo di workloads con il giusto livello di sicurezza, resilienza e performance, garantendo sempre la continuità del servizio.

Cloud Hosting Provider: la scelta migliore

Con queste semplici osservazioni e suggerimenti è possibile già avere un’idea più chiara delle caratteristiche principali che il Cloud Hosting Provider dovrebbe avere per diventare il vostro principale fornitore di servizi cloud hosting.

Se siete alla ricerca di un Cloud Hosting Provider e desiderate maggiori informazioni vi invitiamo a scoprire i servizi e le soluzioni cloud hosting offerte da CriticalCase, oppure compilando il modulo che trovate di seguito, verrete ricontatti da un nostro esperto commerciale.

 
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