In un mondo dove l’intelligenza artificiale e la digitalizzazione stanno ridisegnando i servizi finanziari, emerge una priorità assoluta: proteggere l’innovazione senza frenarla. È con questa visione che Criticalcase ha partecipato ai Digital360 Awards 2025, presentando un progetto all’avanguardia nel campo della cybersecurity applicata all’AI e alle API.
Il progetto, sviluppato per una prestigiosa istituzione finanziaria internazionale, nasce per rispondere a una sfida tanto concreta quanto complessa: come rendere sicure le nuove iniziative strategiche — chatbot pubblici, assistenti AI per contact center e piattaforme di API governance — che, pur essendo motori di crescita, espandono inevitabilmente la superficie d’attacco aziendale.
La sfida: proteggere la trasformazione senza rallentarla
I modelli AI generativi e i sistemi conversazionali introducono rischi completamente nuovi. Manipolazione dei prompt (prompt injection), fughe di dati sensibili, abusi delle API e tentativi di saturazione del servizio sono minacce reali che richiedono un approccio alla sicurezza moderno, flessibile e in tempo reale.
Sul palco dell’evento, il nostro VP of Sales, Alessandro Zoncu, ha illustrato come abbiamo affrontato questa sfida, presentando una soluzione che non si limita a difendere, ma abilita l’innovazione in sicurezza.
La soluzione: uno Strato di Sicurezza Distribuito all’Edge
La nostra risposta è stata progettare uno Strato di Sicurezza Distribuito per AI e API posizionato all’Edge, cioè il più vicino possibile all’utente finale. Questo scudo intelligente governa l’intero ciclo di vita dell’interazione AI (“input → modello → output”) e interviene in tempo reale per neutralizzare le minacce prima che raggiungano i sistemi core del cliente.
I pilastri della nostra architettura sono:
- Firewall per l’AI: ispeziona e blocca i tentativi di manipolazione dei prompt, previene la fuga di dati e, se necessario, “riscrive” le risposte dell’AI per mascherare informazioni sensibili (come dati personali o finanziari) prima che vengano visualizzate dall’utente.
- Sicurezza Continua delle API: grazie alla scoperta automatica, manteniamo un catalogo sempre aggiornato di tutte le interfacce esposte, anche quelle “ombra” non ancora censite. Verifichiamo la loro configurazione e le proteggiamo da abusi, attacchi e furti di credenziali.
- Prestazioni e Continuità: la sicurezza non deve creare un collo di bottiglia. La nostra soluzione garantisce bassa latenza e alta disponibilità, assicurando un’esperienza utente fluida anche durante i picchi di traffico.
Risultati concreti: da rischio a vantaggio competitivo
L’implementazione di questo strato di sicurezza ha permesso al nostro cliente di ottenere benefici tangibili:
- Rilasci AI più sicuri: la possibilità di lanciare nuovi servizi basati su AI con “guardrail” di protezione verificabili ha aumentato la fiducia degli utenti e degli stakeholder interni.
- Esperienza utente fluida: i tempi di risposta sono rimasti bassi e il servizio stabile, anche sotto pressione, con risposte AI coerenti e “ripulite” da dati sensibili.
- Operations più efficienti: grazie a una telemetria unificata e a policy adattive, i team di sicurezza possono rilevare e risolvere gli incidenti più rapidamente, con meno falsi allarmi e indagini più mirate.
Essere stati scelti per presentare questo caso ai Digital360 Awards ci rende orgogliosi e ci motiva a continuare nel nostro percorso. In un’era in cui le aziende cercano partner affidabili per adottare tecnologie emergenti, Criticalcase si conferma un punto di riferimento per chi vuole proteggere la propria trasformazione digitale, senza compromessi.
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