3 TECNICHE DI DISASTER RECOVERY

Quale soluzione di Disaster Recovery è più adatta per il tuo business?

Dopo aver introdotto la soluzione di Disaster Recovery e averne evidenziato i numerosi vantaggi, ora parleremo delle tecniche di DR disponibili sul mercato. Il primo passo per progettare una soluzione di Disaster Recovery adeguata è quello di identificare i processi di business “mission-critical”, ossia quelli di vitale importanza per l’azienda, che più di tutti hanno bisogno di essere protetti e replicati al fine di mantenere un corretto funzionamento anche in caso di interruzioni improvvise. Una volta individuati, si procederà con la scelta del tipo di Disaster Recovery più adatto a proteggere sistemi e dati aziendali.

Le tecniche di Disaster Recovery sono principalmente tre: replica sincrona, replica asincrona, tecnica mista. Nelle seguenti righe descriveremo brevemente ogni tecnica, evidenziando le differenze tra le diverse soluzioni disponibili. Per comprendere meglio le caratteristiche specifiche di ogni tipologia è opportuno fare una piccola premessa sul Disaster Recovery. Questa soluzione presuppone che i processi e i dati aziendali più importanti vengano ridondati, ovvero replicati su un sito secondario, in modo da garantire una maggiore affidabilità e sicurezza dei sistemi e la continuità operativa. Il sito secondario entrerà quindi in funzione nel momento in cui il sito primario per qualsiasi motivo diventi inutilizzabile.

  • Replica sincrona
    Quando dati e sistemi vengono replicati sia sul sito secondario sia in locale, la replica si definisce sincrona. Questa tecnica garantisce la continuità dei processi e un riavvio molto rapido dei sistemi, quindi RTO e RPO (link) molto bassi. E’ la soluzione ideale per minimizzare i disservizi e assicurare un’alta affidabilità infrastrutturale. La replica sincrona però ha un limite geografico, ossia i due siti non possono distanti tra loro più di 100 km, pena la diminuzione dell’efficacia della coppia sincrona e delle performance.
  • Replica asincrona
    Per ovviare alla problematica della distanza, si può optare per una replica asincrona. Questa soluzione non ha limiti di distanza e permette di proteggere il business anche in caso di disastri su larga scala che danneggerebbero entrambi i siti, come ad esempio un terremoto. Inoltre può essere implementata via software, evitando di dover impiegare sofisticate e costose tecnologie di storage.
  • Tecnica mista
    Infine vi è la tecnica di copia mista, che consente di ridurre al minimo i tempi di ripristino e allo stesso tempo è efficace nel garantire la disponibilità dei servizi anche con disastri molto estesi, e consiste nel replicare i sistemi con la tecnica di copia sincrona su un sito relativamente vicino al sito primario, ed effettuare una seconda replica asincrona su un sito invece posto a grandi distanze.

A seconda delle esigenze specifiche di ogni azienda, che siano RTO nullo piuttosto che minima perdita dei dati, si può optare per una soluzione piuttosto che per un’altra. Lo scopo di tutte le soluzioni rimane comunque quello di salvaguardare la continuità operativa e proteggere dai e sistemi vitale per l’impresa.

Quale soluzione di Disaster Recovery scegliere per la tua azienda? Prenota una consulenza gratuita e chiedilo ai nostri specialisti!

 
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