La business continuity spiegata con un esempio concreto

business continuity plan

Business sempre più digitali non possono subire interruzioni o rallentamenti nel funzionamento dei sistemi, motivo per cui non si può oggi trascurare la business continuity. L’esempio ce lo ha dato la recente pandemia, dove soltanto le aziende più preparate hanno saputo reagire all’emergenza, adattandosi alla contingenza del lavoro remoto e delle relazioni digitali, facendo fronte a carichi di rete ed elaborativi imprevisti, riuscendo sia a garantire la business continuity sia ad approfittare delle occasioni del mercato.

Un esempio di business continuity per la gestione di picchi imprevisti

I migliori esempi di business continuity ci vengono offerti dalle aziende che hanno mostrato la capacità di garantire l’operatività aziendale e servizi ai clienti nei momenti critici. La recente pandemia ha messo a dura prova i servizi digitali non solo delle realtà direttamente coinvolte nell’assistenza alle persone, ma anche in quelle della distribuzione alimentare, del retail, delle consegne porta a porta e altre, con carichi per i sistemi IT in crescita esponenziale.

Un problema esteso anche le aziende dell’intrattenimento, sollecitate dal repentino cambiamento delle abitudini delle persone, limitate negli spostamenti e nelle attività outdoor e con più tempo da trascorre in casa con la famiglia. Per molte aziende del gioco online, ha rappresentato l’occasione ghiotta per far conoscere meglio i propri servizi e sviluppare nuovo business, a patto di non restare a corto con le risorse.

È questa la situazione in cui si è trovata Microgame, società fornitrice della piattaforma tecnologica per molti operatori di giochi online, alle prese con i problemi di business continuity causati dall’assalto di nuovi utenti.

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La business continuity vista dalla prospettiva Microgame

Microgame si è trovata nei mesi passati a dover scalare rapidamente le proprie capacità di servizio per garantire le prestazioni e la continuità del business. Chi gioca online si aspetta qualità impeccabile e totale sicurezza pena il passaggio su altre piattaforme: “Questo significa garantire velocità, disponibilità e affidabilità superiori rispetto ai concorrenti”, spiega Francesco Lauro, CTO di Microgame.

Prestazioni quali i bassi tempi di caricamento delle pagine Web e l’esperienza interattiva di gioco da garantire ai ben 650 mila account supportati dalla piattaforma Microgame, sulla quale ogni anno effettuano 160 milioni di transazioni. Una sfida fondamentale anche sul piano della cybersecurity a fronte dei rischi che i sovraccarichi dei sistemi potrebbero causare, per esempio, blocchi nei pagamenti o esposizioni di vulnerabilità.

Una sfida che Microgame ha affrontato con l’aiuto delle soluzioni Akamai e dell’esperienza nei servizi in cloud di Criticalcase e che ha portato a ottenere, in poche settimane di lavoro, la scalabilità necessaria alla business continuity, evitando il collasso dell’infrastruttura durante il raddoppio del traffico che la società ha sperimentato durante i lockdown.

I dettagli realizzativi di un progetto di successo

Il progetto che ha garantito la business continuity di Microgame è basato sull’ottimizzazione dell’infrastruttura attraverso l’impiego di componenti Akamai per accelerare la risoluzione dei DNS e staticizzare a livello di edge i contenuti erogati attraverso il cloud. Una soluzione resa possibile grazie alla collaborazione e all’esperienza di Criticalcase, provider dei servizi in cloud utilizzati da Microgame. In pochi giorni Microgame ha potuto integrare 50 siti clienti in Edge DNS e in Dynamic Site Accelerator, configurando l’Akamai Control Center in modo da poter sfruttare le funzionalità a disposizione.

La soluzione ha permesso di assorbire senza problemi il raddoppio del traffico generato dagli utenti. “Ci ha messo in grado di ridurre del 60% il carico sulla nostra infrastruttura e ridurre i tempi di caricamento delle pagine del 50% – precisa Lauro –, permettendo ai clienti di poter supportare siti di gioco più dinamici, con tanti contenuti”.

Oltre agli scopi di business continuity, il progetto ha ridotto i tempi di caricamento delle pagine più ricche di contenuti statici del 55% (in media), offrendo un’esperienza migliore ai giocatori. I contenuti dinamici e in streaming si avvantaggiano invece della maggiore larghezza di banda che resta a disposizione. “I nostri clienti hanno ottenuto miglioramenti della velocità dei siti con impatti positivi sull’acquisizione e fidelizzazione dei giocatori”, conclude Lauro.

Vuoi saperne di più sul progetto MicroGame? Leggi qui il case study completo!

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