Inoltre Google già da tempo considera la velocità di un sito tra i parametri che influenzano il posizionamento e ha recentemente annunciato che il page speed sarà valutato anche su mobile. Insomma, la velocità di caricamento conta per diverse ragioni.
Cos’è il TTFB?
Se il page load time è il caricamento completo della pagina web nella finestra del browser, che cosa indica invece la misteriosa sigla TTFB? Il Time To First Byte è la metrica usata per misurare la reattività di un web server o di un’altra risorsa di rete. Viene calcolato contando il tempo che trascorre dalla richiesta HTTP o HTTPS del client alla ricezione del primo byte della pagina web. In altre parole, indica la velocità del web server nell’iniziare una trasmissione dati con un client, solitamente un browser o lo spider di un motore di ricerca e viene misurato in millisecondi. Il TTFB è formato da tre principali sottocomponenti:
- il tempo di connessione
- il tempo necessario per inviare la richiesta HTTP
- il tempo necessario per ottenere il primo byte della pagina
La misurazione del TTFB comprende sempre la latenza di rete, ecco perchè dotarsi di server in grado di raggiungere latenze molto basse è molto importante e contribuisce a ridurre il TTFB. A differenza del page load time, che si riferisce al caricamento completo della pagina web sul browser e quindi alla sua concreta apparizione sullo schermo del dispositivo utilizzato, il TTFB è un parametro che non viene percepito dall’utente, ma rimane comunque una misura critica per qualsiasi sito web.
Come misurare e valutare il TTFB
Per misurare il TTFB si possono utilizzare diversi tool disponibili online, come Webpagetest, oppure strumenti di Google Chrome e Google Analytics. Una volta ottenuto il valore del TTFB, si può valutare la reattività del web server utilizzando le linee guida riportate sotto:
0,1 – 0,2 secondi: ottimo
0,3 – 0,5 secondi: buono
0,6 – 0,9 secondi: nella media
1 – 1,5 secondi: sopra la media
1,6 secondi o più lento: molto male
Per raggiungere un risultato migliore è possibile ottimizzare il Time To First Byte con apposite azioni di diverso tipo: le descriveremo nel prossimo articolo, stay tuned!