Messi a fuoco questi aspetti più generici, si può passare a guardare le esigenze più personalizzate. A partire dalla piattaforma utilizzata. Si tratti di WordPress, Joomla, Drupal o altro ancora, l’importante innanzitutto è che sia supportata dal provider, insieme al relativo strumento di database. Oltre alla disponibilità, vanno valutate le condizioni d’uso, con canone, modalità di accesso, integrazioni o modifiche, da eseguire il più possibile in autonomia.
Inoltre, fondamentale è lo spazio a disposizione. Oltre a stimare la dimensione iniziale, spesso predefinita, è importante capire da subito le ripercussioni in termini economici di un aumento, così come il tempo di attivazione. Può essere utile al riguardo la possibilità di ricevere avvisi al raggiungimento di una certa soglia, se non addirittura la scalabilità automatica, secondo condizioni concordate.
In ogni caso, è utile stimare alcuni parametri importanti nell’economia complessiva sia delle prestazioni sia dei costi. A seconda del tipo di sito in progetto, dalla semplice vetrina fino a un Web molto strutturato e interattivo, con eventuale e-commerce, le esigenze saranno naturalmente diverse. Così come l’utilizzo di servizi esterni, o semplicemente quelli collegati ad altri sistemi aziendali. Per esempio, un gestionale. Più si prevede di integrarne, maggiori sono i potenziali impatti sulle prestazioni. Da valutare nei limiti del possibile anche con strumenti di simulazione o analisi delle prestazioni.
Infine, bisogna essere in grado di valutare il numero dei potenziali visitatori. Il relativo impatto sarà naturalmente direttamene proporzionale al volume di traffico prodotto. Oltre alla quantità di accessi unici, è da valutare in questo caso anche la durata media delle visite e il numero di pagine attraversate.
Per i più attenti, ci sono poi alcuni aspetti solo all’apparenza secondari. Per esempio, la posizione fisica del data center. A prescindere dalle questioni legali o di conformità, può essere rilevante al fine delle prestazioni. Anche se per la singola operazione, la differenza può essere nell’ordine delle frazioni di secondo, dal punto di vista di un sito Web considerato nel suo insieme, alla fine la differenza più essere sensibile.
In alcuni casi, inoltre, si ha bisogno di una configurazione particolare, non prevista dai contratti standard del provider, o di librerie specifiche, non fornite di serie. Oppure, si prevede un largo uso di connessioni in VPN. Sono solo alcune delle considerazioni per le quali un canone all’apparenza conveniente, nel tempo rischia di rivelarsi più oneroso del previsto.
Tutte queste operazioni devono inoltre tenere presente il punto di vista dell’utente, soprattutto per le connessioni da smartphone. Come risulta infatti da una ricerca di HR Solutions – Digital Coach riportata da Statista, il principale fattore di valutazione per un sito Web in Italia è proprio l’ottimizzazione per gli utenti mobile, ancora più della user experience intesa in senso generale.